Non si parla di attrezzatura in questo articolo ma di doti naturali che non si possono comprare!
Innanzitutto mi verrebbe da dire “Essere una donna” ma attirerei l’antipatia dei miei colleghi uomini… In effetti però, il fatto di poter entrare comodamente nelle camere delle spose mentre sono svestite e magari dare una mano a tirare su cerniere o abbottonare file interminabili di bottoncini, questo sì, mi ha sempre dato qualche vantaggio in più, pertanto non lo dirò
Piuttosto in linea generale c’è l’opinione diffusa che basti una reflex e aver già fatto un po’ di foto panoramiche qui e là in tutta tranquillità, per potersi definire “fotografo/a” cerimonialista.
A mio parere gli ingredienti che forgiano un bravo fotografo di matrimoni devono essere:
Indubbie capacità creative: Da tempo ormai il termine”reportage” è sulla bocca di tutti i giovani, in realtà pochi ne conoscono il vero significato. Per reportage si intende una foto naturale non “posata” dove il fotografo non interviene e resta a debita distanza per non mettere in soggezione la coppia… oppure scatta con “richiesta di attenzione” ma in modo da farle sembrare naturali. Fotografare al passo con i tempi ottenendo immagini moderne e accattivanti non significa però fare foto sfocate, mosse o storte… c’è una bella differenza tra vero reportage e foto spacciate per tale. In genere un “fotografo” improvvisato tende a scattare un numero eccessivo di fotografie con la speranza di ottenere un discreto risultato e pensando di rimediare gli sbagli con la post-produzione. Mentre il professionista se ne avvale soltanto al fine di sviluppare lo scatto e renderlo più armonioso, ogni foto sarà pensata e difficilmente sarà da cestinare.
Innate capacità interpersonali. Parlando di matrimonio, si capisce subito che i clienti tipo sono giovani coppie ansiose, nervose, impacciate e bisognose di sostegno. Saper parlare con loro, rassicurarli e infondere fiducia è fondamentale. Negli anni credo di avere sviluppato tale capacità. La prova tangibile di ciò è che all’inizio del servizio vedo la sposa, dopo attimi di tensione, rilassarsi e sorridere compiaciuta al mio obiettivo.
Doti di venditore. Il servizio matrimoniale che il fotografo professionista vende non è tangibile. Non c’è alcun modo di mostrarlo e farlo provare ai clienti, i quali sanno benissimo che vedere le foto del matrimonio di un’altra coppia non è la stessa cosa. Ciò che si cede contro un corrispettivo è il fotografo stesso, il suo talento, la sua sicurezza, la sua passione per questo lavoro.
Ultima cosa ma non per importanza è la capacità di emozionarsi, saper vivere con passione il matrimonio degli altri. Riuscire a percepire i sentimenti dei clienti e a viverli con loro per poterli trasformare in fotografia. Si potrà studiare, documentarsi quanto si voglia, ma la capacità di dare forza e sentimento alle immagini non si impara. Se poi il talento c’è, l’esperienza e la pratica serviranno ad amplificarlo e a renderci esperti nell’utilizzarlo in modo equilibrato.
Lascia un commento